Diciamo NO agli “Ordini Cavallereschi” farlocchi e falsi.
Nel mondo Cavalleresco e particolarmente in quello Templare si trovano molti personaggi che è riduttivo definire solamente “curiosi”. Su alcuni si potrebbero scrivere trattati di psichiatria. Ci sono quelli che si spacciano non solo per nobili, probabilmente senza esserlo, ma addirittura discendenti di Imperatori. Poi ci sono quelli che si spacciano per generale, o per ammiraglio, con tanto di divisa ed alamari, ma a ben guardare non lo sono. Poi ci sono quelli che si spacciano per laureati. Solitamente hanno appesi al muro alcuni diplomi di Università sconosciute.
Si racconta di un “cavaliere” non molto alto, un po’ cicciottello, una vera macchietta. Questi è come il prezzemolo: un presenzialista. Pieno di collari e patacche non riesce neppure a parlare in italiano (perché verosimilmente non lo conosce) dal momento che farfuglia quasi solo in dialetto. La situazione diventa tragicomica quando vuole proferire qualche parola in latino…. Il bello è che costui si vanta di possedere sei lauree, ottenute da prestigiose università internazionali. Potere delle fotocopiatrici e degli scanner!!! Oggi si riesce a falsificare qualunque titolo.
In un’altra categoria ci sono quei “Maestri” che vivono di espedienti, o meglio, vivono di investiture; quelli che non pagano nessuno, quelli che lasciano debiti ovunque.
Un settore a parte è occupato da coloro che ambiscono ad essere sacerdoti per cui si spacciano per tali, per monsignori, per patriarchi.
Questo è il bello dei “social”. Ognuno può raccontare tutte le balle che desidera, senza limiti, oltre la decenza. La legge non pone limiti alla costituzione di associazioni, inoltre non è reato chiamare “Ordine” una associazione. Oggi, basta andare dal notaio e creare associazioni dai nomi più altisonanti ed incredibili. Sembra quasi che Facebook dia una mano a questi soggetti. Infatti su FB troviamo pagine che sembrano buone (a prima vista). Pensate solo alla “Royal Academy of United Nations”. Ma vi pare possibile che le Nazioni Unite (cioè l’ONU) abbiano un’Accademia Reale? Per chi non è riuscito a diventare professore o dottore, o avvocato,… può bastare.
Con queste premesse si capisce la diffidenza di un appartenente al mondo civile (cioè un soggetto serio, onesto, psicologicamente sano) a prendere in considerazione l’ingresso in un Ordine Cavalleresco. Come nel vino, anche in Cavalleria servirebbe un marchio DOCG.