Archivio Raimondo Lullo, Beato
Ramon Llull, nato nelle isole Baleari e precisamente a Palma di Maiorca nel 1235 è un esponente di spicco della cultura catalana. In Italia è conosciuto con il nome di Raimondo Lullo o di Doctor Illuminatus. Lullo è stato nel suo periodo uno dei più noti filosofi di Europa. Morirà a Palma di Maiorca nel 1316. Raimondo Lullo può esere definito uno scrittore, viaggiatore, filosofo, religioso, oratore, missionario.
A 22 anni, nel 1257 sposa Bianca Picany dalla quale ha due figli. Dopo avere condotto una vita dissoluta, nel 1262 avviene un qualche cosa di imprevedibile e di misterioso. Una sera, mente si trovava a letto e cercava di ricordarsi una canzone per una sua innamorata compare davanti a lui Gesù crocifisso e sofferente.
Raimondo ci dice di avere avuto ben cinque visioni di questo tipo. Solo allora e dopo una aspra battaglia interiore tra sentimenti contrastanti giungerà a decidere che sia giunto il momento per lui di intraprendere nuova vita. Nonostante Raimondo sia convinto di essere un grande peccatore, viene letteralmente folgorato da questa esperienza e si converte così alla fede cristiana cattolica.
Decide di diventare missionario e di adoperarsi a convertire musulmani ed ebrei. Forte dell’insegnamento di Anselmo d’Aosta egli è convinto che ebrei e musulmani necessitino di un insegnamento adeguato. Solo così si riuscirà a convertirli e ad accettarli in quella che lui considera essere la più alta delle religioni, quella cristiana.
Tuttavia nonostante i buoni propositi continua a condurre una esistenza licenziosa. Ma un giorno, dopo avere sentito una predica su Francesco d’Assisi, e dopo essersi consigliato col il frate predicatore Raimondo di Peñafort, decide di porre drasticamente fine a quel tipo di vita che stava conducendo e sceglie di dedicarsi interamente ad una vita di preghiera e penitenza. Nel 1263 vende così tutti i suoi beni lasciandone una parte alla moglie e ai figli.
Si compra poi un servo ed attraverso di lui impara l’arabo che giunge a parlare ed a scrivere in modo fluente. Raimondo ritiene questa una tappa fondamentale al fine di potere convertire i falsi credenti.
Inizia un periodo di studio severo ed approfondito. Studia non solo Agostino d’Ippona, Anselmo d’Aosta, Aristotele, Platone, Riccardo di san Vittore, ma anche i principali filosofi arabi. Si perfeziona in filosofia ma anche in medicina, teologia; conosce non solo il catalano e il latino ma anche l’arabo ad un livello tale da potere discutere alla pari con i mufti arabi. Negli anni successivi viaggerà in lungo ed in largo per l’Europa e sulle coste del Mediterraneo frequentando re e papi chiedendo invano la ripresa delle crociate.
Nel 1295, ad Assisi, entra nell’Ordine terziario francescano. Negli anni successivi la sua vita è completamente protesa a scrivere e a dibattere contro arabi ed ebrei. Viaggia molto: lo vediamo a Cipro, Rodi, malta , in Armenia, a Genova, Parigi, Montpellier, Parigi, nel nord Africa.
Nel 1311 prende parte al Concilio di Vienne, dove chiede di vietare l’insegnamento dell’averroismo. Nonostante l’età riprende a viaggiare: a Tunisi viene aggredito dalla folla che non lo ama a causa del suo fervore nel fare proselitismo in terra araba. Dopo essere stato sottratto a stento al linciaggio e imbarcato in gravissime condizioni in una nave genovese. Vi giungerà solo per morire, nel 1315. Papa Pio IX lo proclamerà beato nel 1850.
Lullo ci ha lasciato un numero elevato di libri e trattati.